Shalom - Ottobre 2016

[...] L'altra lettura entusiasmante è il primo volume della trilogia della "Lega degli Autodafè" daltitolo misterioso "Mio fratello è un custode" (14 euro) edito da Uovonero.
Marine Carteron firma un libro d'azione, ma un po' fantasy, molto radicato nella realtà di un giovanissimo parigino ma che in realtà si svolge in campagna... indomma, è difficile da definire. Sicuramente Auguste è un tipo particolare, quattordici anni, orfano di padre (questo si può scrivere perché accade a pagina tredici del libro), con magliette firmate e gel nei capelli quando deve fare colpo sulle ragazze, irriverente verso gli adulti in genere e gli insegnanti in particolare, con una nonna anticonformista e un nonno - suo marito - molto tradizionale che si amano moltissimo. Ha anche un problema molto serio: i suoi genitori non gli permettono di avere un cellulare.
Tra i motivi per cui è straordinariamente fortunato - e non è che siano moltissimi ma bisogna leggere il libro per sapere perché c'è la sorellina, Césarine, una ragazza geniale il cui diario surreale è una perla di comicità. Césarine non ha parlato per i primi anni della sua vita ma quando un dottore molto sapiente le ha diagnosticato una forma di autismo, lei ha commentato "Césarine è artistica" e per la famiglia e i lettori resterà davvero "artistica". E poi, ovviamente c'è un mistero, quella della lega degli Autodafé, una lega che affonda nella notte dei tempi, addirittura ad Alessandro Magno: "questo geniale conquistatore aveva capito prima di chiunque altro - spiega il nonno ad Auguste, ma bisogna arrivare a pagina centoventisette - che il potere risiede nella conoscenza e che la nostra conoscenza si conserva e si trasmette per mezzo della scrittura.
Ma aveva anche capito che non c'è niente di più facile che trasformare, falsificare o distruggere i pensieri degli uomini. Basta scrivere una frase, dimenticarsi di copiare un passo, mettere una parola al posto di un'altra, e tutto lo spirito di un'epoca, tutta la conoscenza di un popolo o di un gande pensatore scompaiono per sempre".
E il nonno prosegue poco più avanti: "Come si può manipolare il popolo se il popolo ha un accesso diretto alla fonte di tutte le conoscenze? A quell'epoca le persone non sapevano leggere ma cosa succederebbe se un giorno la lettura fosse offerta ad un numero enorme di persone?". Insomma è un libro con il mistero, l'azione, appena appena un po' d'amore che non guasta l'amicizia. Un libro scritto non a caso da un'autrice francese che declina una laicità vivace, ironica, critica, decisamente inconsueta nel panorama italiano.

di Lia Tagliacozzo

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