Il Pepeverde 54 - ottobre/dicembre 2020
Parole leggere, evocative e profonde quelle che l’autrice usa per raccontarci il mondo di Marco, bambino autistico.
Lui ama profondamente il mare, con tutte le goccioline salate che gli arrivano in faccia, i mille arcobaleni che sfiorano l’acqua e, nonostante tutto quel blu, si sente giallo.
Sì, perché lui percepisce in un modo diverso e sue emozioni sono un’esplosione di colori: paura rossa, eccitazione viola, tensione blu, sollievo rosa.
Poi Marco, mentre è sulla barca gialla del nonno, sente dei rumori dentro la testa che lo fanno tuffare per inseguire quel rumore ruvido che solo lui può percepire. E allora eccolo nel suo mondo di pesci: felice d’argento quando incontra le acciughe, allegro di rosso, giallo e blu con un pesce pagliaccio, tranquillo viola e lilla vicino ad un riccio. Forse solo in quel mondo si sente libero da quella rete dalla quale si sente legato ed imprigionato.
Lì riesce a comunicare perché il vicino e il lontano sono insieme, ma alla giusta distanza.
Vicino tanto da sentire, lontano tanto da non toccare.
Vorrebbe raccontare le cose belle che solo lui può vedere, vorrebbe avere le parole del mare, ma per ora non le ha.
Ha solo una piccola conchiglia, gialla.
Un libro che apre alla speranza, che ci lascia intravedere la sensibilità e le difficoltà che vivono i bambini con alterazioni dello spettro autistico.
Le tavole di Giulia Conoscenti accompagnano magistralmente e amplificano le emozioni della storia. Ogni pagina è una tavolozza di colori, variopinta e con una grande carica emotiva; ci aiuta ad entrare nel mondo, ancora poco conosciuto dell’autismo, forse, poi, non tanto diverso dal nostro.
di Clelia Tollot