Il Fatto Quotidiano - 9 novembre 2020
Infine vorrei segnalare uno dei libri più tosti che ho letto negli ultimi anni, Con le ali sbagliate di Gabriele Clima, edito da Uovonero. In questo romanzo leggiamo la storia di Nino, diciassettenne omosessuale che, per cercare di rendere felice la sua famiglia, accetta di entrare in una comunità in cui, tramite la preghiera, potrà curare quella che gli viene presentata non come uno stato naturale ma come una malattia.
Poco convinto di questa prospettiva, ma deciso a fare del suo meglio per venire incontro ai desideri dei genitori, Nino mette in discussione la sua identità, ci prova e, coi suoi occhi, assiste a una tragedia devastante, che lo porta a respingere l’assurda idea di essere malato. Privo di certezze e sempre più solo, Nino fugge in cerca di sé, e finisce per mettersi in guai molto grossi ma, grazie a un salvatore assai fuori dagli schemi, capirà finalmente quello che deve fare della sua vita.
Con le ali sbagliate è un libro forte, senza filtri, capace di scuotere il lettore e di far percepire fortemente il disagio di chi non si sente accettato dalla società, a cominciare dalle pareti domestiche. Lo consiglio a partire dagli anni del liceo, perché fitto di elementi necessari soprattutto in quel periodo della vita, ma anche come contrappasso a orologeria per retrogradi bisognosi di accettare la prospettiva di vivere in un terzo millennio in cui certi retaggi preistorici dovrebbero trovare spazio solo sui libri di storia.
di Marco Mogetta