Libri manent - 24 novembre 2021

"Papà dice che c'è un ordine naturale, uno schema precostituito che ogni individuo deve rispettare. Se qualcosa esce dallo schema, si corregge".

Nino ha 17 anni, è figlio unico e vive in famiglia; sta scoprendo i suoi primi amori e ha maturato la sua vera identità sessuale, infatti, si ritrova attratto dal suo stesso sesso. Nino è un omosessuale, ma ai suoi genitori questo tipo di orientamento appare qualcosa da aggiustare e correggere. Così, nel tentativo di redimere il ragazzo, il padre e la madre, di comune accordo, lo costringono ad un soggiorno forzato presso la comunità religiosa in cui Don Claudio che da anni cerca di" guarire "i ragazzi come lui.

Inizia così un sentiero costruttivo che sembra avere come unica soluzione la fuga. Una fuga verso la salvifica accettazione, difficile forse impossibile da ottenere, proprio come dimostrano i rapidi avvicendamenti di una storia in corsa, folgorante e ricca di ostacoli, dietro ai quali Nino troverà la consapevolezza di non essere sbagliato.

Gabriele Clima affronta con delicatezza il tema dell'omosessualità, offrendo, con coraggio, una serie di spunti argomentativi legati ad una società perbenista, in cui il bigottismo e la paura della diversità fungono da motore inaccettabile della libertà altrui.

L'autore, pubblicato da Uovonero, parla con un target young adult, ma al contempo comunica anche con i genitori, cercando di stimolare spunti di riflessione in grado di raccontare i pensieri e i meccanismi dell'inclusività, mostrando, con accorta abilità narrativa, le brutture di una realtà, in cui tutti noi dovremmo accettare le ali che intendiamo indossare, convinti di non dover essere corretti.

Un libro piacevolmente straordinario e alquanto scomodo, pronto a vestirsi da vero e proprio inno alla libertà individuale, posta al di là dei pregiudizi medioevali che sarebbe corretto riuscire a superare... ma forse questa è ancora un'utopia.

di Loris Gualdi

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