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Dalla fata cinese al principe in provetta. Ecco le fiabe delle nuove famiglie


La Repubblica, venerdì 2 settembre 2011

Boom di storie che raccontano come cambia la società. Un fenomeno che coinvolge piccole case editrici indipendenti che vendono online

C'è la favola della bambina adottata e quella del ragazzino con due mamme, c'è l'adolescente con la pelle nera e quello che ha la valigia sotto il letto, c'è la storia della piccola nata da un uovo congelato e la sua amica il cui papà si è fidanzato con un altro papà. C'è L. che non sente, M. che vede poco, F. che è il più intelligente di tutti ma non parla con nessuno: bambini normali, speciali, sani, disabili, protagonisti sempre di più di un nuovo genere letterario che sta rivoluzionando il mondo delle fiabe contemporanee. 
Favole sociali, intime, all'avanguardia. Perché ci vogliono orsi, fate, rane e girini, giraffe, maghi e anatroccoli intelligenti, o anche Cenerentole e Cappuccetti rossi riveduti e corretti, per raccontare ai "nuovi bambini", figli della provetta o delle separazioni, dell'adozione o anche dell'immigrazione, quanto sono diversi eppure uguali ai loro coetanei. Spiegare dove e come, quando e da chi sono stati concepiti, figli della pancia o del cuore, di un utero "prestato" o di un amore finito.
È un piccolo boom editoriale che viaggia in gran parte su Internet, i titoli sono decine, sfiora le grandi case editrici ma abbraccia soprattutto marchi indipendenti, "Lo stampatello", "Mamme on line", "Uovonero", coraggiosa impresa che produce libri per bambini con difficoltà di lettura, autismo, dislessia. 
Una nicchia all'interno del grande mercato dell'editoria infantile, ma che spezza un silenzio e copre un bisogno: oltre il 20 per cento dei libri pubblicati ogni anno in Italia è dedicato ai mini readers dai 3 ai 14 anni, mentre il 59% di tutti i lettori italiani ha tra gli 11 e i 17 anni. 
Arianna Papini, scrittrice e consulente di Fatatrac, storica casa editrice per l'infanzia, ai temi spinosi ha dedicato più di un testo: Ho due di tutto sui figli dell'affido condiviso, o Amiche d'ombra, storia vera dell'amicizia tra una bambina e la sua amica cieca. "Da tempo ci siamo accorti che le favole servono per colmare un disagio familiare verso argomenti che non si sa come affrontare. Per questo, ad esempio, è nato Nei panni di Zaff, che descrive quanto sia difficile la vita di un bambino che voglia vestirsi da femmina, ossia andare contro le convenzioni. E così è nato In famiglia di Sandro Natalini, dove attraverso gruppi di animali, conigli, orsi, canguri, elefanti si fa capire, con delicatezza e humour, che i tipi di famiglia sono più d'una, dal cavalluccio marino che fa i figli da solo alla coppia che litiga, a quella che adotta l'animale di un'altra specie". 
Famiglia e famiglie sì. Divorzi e adozione pure. Ma bisogna andare a cercare una microscopica e appena nata casa editrice per inoltrarsi in quelli che la società ritiene argomenti da evitare, ai limiti del tabù. Si chiama "Lo stampatello", l'hanno fondata pochi mesi fa Francesca Pardi e Maria Silvia Fiengo, mamme omosessuali di 4 bambini, e oggi in catalogo ci sono già 4 o 5 titoli, Piccola storia di una famiglia: perché hai due mamme?, o Piccolo uovo, illustrato da Altan con i disegni della Pimpa. 
"Il nostro primo libro è nato da un'esigenza personale, raccontare ai nostri figli come sono nati. In realtà avevamo già un contratto con una casa editrice famosa, ma a pochi mesi dalla pubblicazione ci hanno detto che l'argomento era troppo "forte". Così abbiamo deciso di fare da sole - dice Maria Silvia Fiengo - e l'interesse c'è, siamo presenti in diverse librerie in tutta Italia, abbiamo illustratori bravi, come Altan, o Desideria Guicciardini. La verità è che oggi le favole non rappresentano il mondo delle nuove famiglie, mentre i bambini, hanno bisogno di vedersi rappresentati in una storia, seppure fatta di pinguini, gatte, ippopotami". 
E titoli di rottura si trovano anche scorrendo il catalogo di "Mamme online", casa editrice nata dalla community dedicata all'infertilità. "Fin dagli anni della battaglia sulla legge 40 - ricorda Donatella Caione - abbiamo iniziato a pubblicare favole su bambini concepiti in modi diversi, fecondazione eterologa compresa, ma anche libri dedicati ai figli dell'affido congiunto, una nuova generazione che vive migrando tra la casa della mamma e quella del papà". 
E se Francesca Archinto di Babalibri ricorda Fior di Giuggiola, o Il principe tigre meravigliosi album illustrati dove si parla di adozione, da quasi due decenni Sinnos racconta con libri in doppia lingua i bimbi immigrati. "Siamo partiti quando gli stranieri nella scuola erano 25mila, adesso sono 700mila, e dall'immigrazione siamo passati all'intercultura - spiega orgogliosa Della Passarelli - perché oggi ci sono gli adolescenti cinesi che parlano romano e i bimbi africani con l'accento torinese. E tutti hanno bisogno di ritrovarsi in una favola".

Maria Novella De Luca

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