Letteratu13 marzo 2021
ʼIL GERMOGLIO che non voleva crescereʼ sembrerebbe una storia abbastanza classica sulla primavera e la natura che risorge. Un piccolo seme, a differenza degli altri che ʼesplodonoʼ in tutto il loro splendore, non ne vuole proprio sapere di nascere: Coccinella e Formica sono molto preoccupate.
Alla fine spuntano le prime foglioline, ma le altre piante, già cresciute, si sono impossessate di tutto lo spazio e la luce del bosco, come farà il nostro germoglio a svilupparsi e sopravvivere?
Coraggiosamente, ostinato e tenace, accompagnato dalla coccinella e dalla formica prima, e poi da altre creature del bosco, il minuscolo virgulto inizia il suo percorso, serpeggiando nel verde, alla ricerca di uno spazio che gli permetta di innalzarsi. Alla fine, anche il piccolo seme, poi germoglio, si trasforma in una pianta bella e rigogliosa come tutte le altre.
La narrazione di Britta Teckentrup sottende però una trama più lirica e profonda, diremmo di ispirazione montessoriana: ogni individuo è unico e bisogna rispettare il suo naturale sviluppo. Alcuni possono ʼfiorireʼ più velocemente di altri, ma ognuno ʼgermogliaʼ e trova la sua strada e il suo posto nel mondo a modo suo e con i suoi tempi.
Teckentrup, pluripremiata artista e illustratrice, si è immersa completamente nel bosco con immagini fortemente evocative, ricche e strutturate, sfondo perfetto per questo coinvolgente racconto sull'essere unici semplicemente mostrando il ciclo di vita delle piante e il rincorrersi delle stagioni. Tavole in movimento, pregne di particolari, che invitano a inseguire il germoglio nel suo cammino verso la primavera, che si rinnova ogni anno.
di Angela Articoni