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Esmeralda viaggi e libri - 9 aprile 2021
Carley Connors è una ragazzina fortunata. Almeno a sentire quel che dice la sua assistente sociale, la signora MacAvoy. Ma sarà vero? Carley viene da Las Vegas, un posto dove piangere è da idioti. Non piange nemmeno quando si ritrova piena di lividi nella stanza di un ospedale del Connecticut, con sua madre in corna, ma non riesce a evitare l’affido temporaneo presso una famiglia sconosciuta. I Murphy sembrano usciti da uno spot pubblicitario: ordinati, carini, perfetti. Così perfetti da sembrare finti. Carley sa che non potrà mai far parte di quel mondo, lei che i vestiti li va a “comprare” nei cassonetti dell’Esercito della Salvezza e che mangia pastina in brodo direttamente dalla lattina. Ma quella che all’inizio le sembra una prigione, poco alla volta si trasforma in una vera casa. Sarà per la gentilezza della signora Murphy, che non si arrabbia mai con lei e la fa sentire per la prima volta ascoltata, o per la simpatia dei piccoli Michael Eric e Adam. O per il fatto di fare cose normali, come andare a scuola e avere un’amica. In un posto che odora di bucato e profuma di torta alle mele e succo d’arancia a colazione, Carley impara a mangiare pollo in casseruola, a giocare ai supereroi e alle automobiline, a sapere che non sempre verrà accettata, ma può almeno provarci. E farà breccia anche nel cuore del duro Daniel, più simile a lei di quanto entrambi possano immaginare. Forse basta solo trovare il coraggio di togliere la maschera della paura per riuscire a diventare l’eroe di qualcuno. Età di lettura: da 9 anni.
Una per i Murphy di Lynda Mullaly Hunt, libro per ragazzi pubblicato da uovonero il 31 ottobre 2018.
Ho avuto modo di conoscere Lynda Mullaly Hunt grazie a Non è colpa della pioggia e dopo aver terminato Una per i Murphy posso affermare con certezza assoluta che è una grandissima autrice di libri per ragazzi in grado di affrontare con delicatezza temi molto complessi, rendendoli comprensibili ai giovani lettori.
Protagonista di questa storia è Carley Connors una ragazzina che ha affrontato una brutta situazione e che ha bisogno di una sistemazione provvisoria. La famiglia Murphy si offre di ospitarla, prendendola in affido temporaneo. Carley non è felice di questa sistemazione, detesta tutti, ha un vago ricordo di cosa accadde quella notte e crede che nessun posto sia casa sua se perfino sua madre ha preferito il nuovo marito a lei. L’impatto con la famiglia Murphy è devastante, lei prova in tutti i modi a tenerli a distanza e questo atteggiamento sembra dare i suoi frutti solo col maggiore dei figli, Daniel non ha nessuna intenzione di dividere le attenzioni della madre con un’estranea e non perde occasione per farglielo capire. Resistere ai sorrisi dei più piccoli è ben più difficile, Michael Eric e Adam la conquistano fin da subito. Anche restare indifferente alla signora Murphy risulta complicato, ma essendo un’adulta con lei non si fa grossi problemi a essere scostante, scorbutica e indisponente.
Carley cercherà di resistere alla tentazione di sentire quella famiglia come sua, ce la metterà davvero tutta, ma dovrà presto soccombere alla loro gentilezza. Certo lei non è la ragazzina più semplice con cui avere a che fare, ma giocare con i piccoli le viene naturale, così come provare ad aiutare Daniel nelle difficoltà che ha nel basket, sport in cui lei eccelleva nella vecchia scuola. Destino vuole che anche a scuola, nonostante l’inizio turbolento, le cose inizino a ingranare e che quella che sembrava essere la sua rivale, si riveli una ragazzina bisognosa di attenzioni con cui ama passare le sue giornate.
Potrebbe arrivare perfino ad abituarsi a vivere con i Murphy, nonostante le sembri assurdo avere così tanto a disposizione, lei che non ha mai avuto grandi cose e che ha sempre indossato vestiti di seconda mano, lei che è stata spesso messa da parte in favore di un nuovo amore, lei che ricorda le cose belle, ma anche tutte quelle brutte e che finalmente si rende conto di come una mamma debba essere. Una mamma che credeva esistesse solo nei libri che ama leggere, perché la signora Murphy è la reincarnazione di tutto ciò che di bello può avere una persona, non urla mai, è comprensiva, dispensa consigli, è sempre pronta a dare una mano, sa ascoltare e si fa in quattro per far star bene i suoi ometti. È piena di attenzioni, non lascia nessuno in disparte, cerca di insegnare loro cos’è giusto e cos’è sbagliato e come affrontare i torti senza rispondere con la violenza.
Carley viene sommersa di affetto da Michael Eric e Adam, non manca giorno che le facciano sentire quanto le vogliono bene e vorrebbero tanto che l’affido diventasse definitivo, perché Carley si sente una Murphy a tutti gli effetti e quando c’è da intervenire per difendere uno dei fratellini acquisiti non si tira certo indietro. Anche Daniel ben presto si accorgerà di che pasta è fatta e saranno proprio i suoi consigli e i suoi incitamenti a renderlo più sicuro di sé. Certo confessare a chi non ti conosce che sei in affido non è semplice, si rischia di essere sommersi da domande scomode a cui non si ha nessuna voglia di rispondere, ma se una persona è tua amica riuscirà ad accettare anche una piccola grande omissione. Carley imparerà molto da questa esperienza con i Murphy e capirà tante cose sia di sé che di sua madre. Capirà che bisogna perdonare, che essere accoglienti è una virtù, che l’amicizia può nascere dove meno te lo aspetti, che l’affetto non è dato dalla parentela, che si può sentirsi parte di una famiglia pur senza avere legami di sangue e che non sempre ciò che ricordi è ciò che è accaduto realmente.
Una per i Murphy di Lynda Mullaly Hunt è sì un libro per ragazzi, ma è anche molto più di questo e mi sento di consigliarlo a chiunque abbia voglia di affrontare un percorso di crescita con Carley.