Una specie di scintilla è il romanzo d’esordio di Elle McNicoll, giovane autrice che soffre di disturbi dello spettro autistico (anche se lei preferisce essere definita “neurodivergente”). Al centro della storia di Addie è proprio l’autismo, un disturbo dello sviluppo neurobiologico su cui c’è ancora molta diffidenza e incapacità di interpretazione. Elle McNicoll affronta l’argomento con estrema ironia e delicatezza, usando la voce del suo alter ego, Addie, per far capire ai giovani quanta normalità ci sia in quella che viene considerata un’anormalità. La battaglia per un memoriale dedicato alle streghe uccise ingiustamente nel suo paese, in un lontano passato, diventa metafora di tutte le battaglie di Addie e degli autistici. Battaglie esteriori e interiori, per farsi accettare e accettare la diversità. Nonostante il centro del romanzo sia la storia di una bambina autistica, l’autismo non è il fulcro su cui ruotano le pagine. Le riflessioni sono più ampie e riguardano la capacità di convivere con il diverso, il senso di protezione e di supporto dei più deboli, nei confronti dei quali non bisognerebbe provare compassione, ma passione. Una lezione che non finiremo mai di imparare.
di Serena Calabrò