Bookblister - Libri a Colazione - 10 settembre 2022
Quando Jan nuota la testa si svuota e scompare tutto. Si immerge sott’acqua e si trova solo con il suo respiro, le piastrelle che corrono veloci, le corsie che conta mentalmente… non esiste più nulla tranne il bruciore alle gambe e alle braccia.
Ma neppure una nuotata può cambiare certe cose. Per esempio che stai per dormire l’ultima volta nella tua stanza né che quella in cui ti troverai poi ti farà vero orrore. I fili che pendono come tentacoli, il puzzo di vernice, i colori che prima sembravano una buona idea e oggi… schifo, fa tutto schifo!
Forse eccetto la gallina. E Flo. E le due cose, garantito, c’entrano. Lei, Flo, che è il diminutivo di Florentine è la vicina di casa – capelli rossi e piglio sicuro – e la gallina è la sua! Che poi, in realtà, le galline sono due.
Tornando a Jan, che ama nuotare lo hai capito e che non è contento di essersi trasferito pure. Gli sembra tutto estraneo anche se i vestiti, le sue cose, il suo letto, i suoi genitori, tutto è sempre lo stesso! Eppure…
Ma ricominciare che paura che fa. Soprattutto se hai un segreto, una cosa che ti rende diverso dagli altri e ti fa sentire in pericolo. Perché vorresti tanto essere come gli altri. Pure più bravo quando si tratta di nuotare! E vorresti anche che le persone ti volessero bene e ti trovassero all’altezza.
Ma per fortuna c’è Flo che passa il tempo a fare dei grafici spassosissimi – sono proprio nel libro eh – che sono una specie di geniale e ironica lente di ingrandimento sulla vita. E nonostante la cugina che la mette un po’ nei pasticci, pare cavarsela abbastanza bene, soprattutto con la matematica.
Il punto è: Jan potrà fidarsi abbastanza da essere ciò che è e Flo potrà fidarsi abbastanza per dire ciò che prova?
Come sempre uovonero ci propone una storia che ci regala uno sguardo privilegiato sul mondo dei ragazzi e ci ricorda quanto siamo testoni noi grandi che pensiamo che i guai dei più piccoli siano piccoli e che quelli dei più grandi non li tocchino perché sono solo nostri. Ma ti ricordi quando succedeva tutto in un giorno? Anzi in un’ora o, magari, durante una nuotata…
di Chiara Beretta Mazzotta