La Svolta - 29 ottobre 2022
Un omicidio, una frattura in seno alla comunità scientifica tra darwinisti e antidarwinisti, un ragazzo che sembra pazzo. Un giallo inquietante nella suggestiva cornice della Torino del 1879.
L’Accademia delle Scienze intende conferire un premio a Charles Darwin per i suoi studi sulla botanica, ma l’ambiente scientifico è fortemente diviso tra sostenitori e detrattori delle sue teorie evoluzioniste.
Nel Museo di Scienze Naturali, che fa parte del complesso di edifici, vive e lavora il nipote del direttore. Un ragazzo di 15 anni, dotato di un’intelligenza non comune, ma estremamente maniacale e abitudinario: le voci ovviamente corrono rapide e basta poco, per esempio il fatto che abbia trascorso alcuni anni nella Certosa di Colegno, il Regio Manicomio, perché venga etichettato come “il matto”.
Quando all’interno del museo vengono ritrovati i corpi di uno scienziato e di un gorilla dello zoo sarà un’occasione per lui di dimostrare il suo valore e le sue capacità incredibili.
«In una Torino di fine Ottocento, vediamo agire figure di emarginati che sopravvivono grazie a furti e sogni di riscatto, funzionari che, nella sicurezza dei propri ruoli, disprezzano chi si arrabatta, scienziati che guardano al progresso e accademici che custodiscono gelosamente il passato, predicatori senza morale, moralisti disposti a tutto, e donne che con coraggio e determinazione tentano di disegnarsi un futuro diverso da quello che la società ha già scritto per loro» spiegano gli autori Guido Quarzo e Anna Vivarelli.
I due scrittori riescono a rievocare con efficacia un pezzo di Storia italiana, raccontandone i conflitti e le complessità, a partire dal delicato rapporto tra Chiesa e Scienza. D’altronde il titolo parla da sé: Gabbie, le gabbie fisiche, come i cancelli del manicomio, ma anche quelle immateriali, frutto di convenzioni e pregiudizi che ostacolano le spinte innovative e le istante sociali del tempo. Il tutto al ritmo serrato e incalzante delle indagini condotte da Stefano, in un romanzo che ha le carte in regola per andare oltre la semplice soluzione del mistero.
di Caterina Tarquini