La svolta - 3 dicembre 2022
Addie ha undici anni, è una studentessa intelligente e curiosa, un’accanita lettrice e un’amica fedele, una persona dalle mille passioni e interessi che non manca di approfondire leggendo libri su libri, ed è una bambina con autismo. La sua neurodiversità crea problemi non tanto a lei, quanto alle persone che la circondano, che non sapendo come comportarsi, preferiscono allontanarla o addirittura schernirla.
Addie però può contare sulla sua amica Audrey, sui suoi genitori, e sulla sorella Keedie che più di tutti può capirla e supportarla, perché è autistica come lei. Quando scopre che nel piccolo paesino in cui vive, secoli prima, sono state torturate e uccise perché accusate di stregoneria tante donne che, esattamente come lei, faticavano a venire comprese dalla società, Addie sente l’esigenza di battersi anche per loro.
Ostacolata dai cittadini, che non comprendono le sue motivazioni, Addie porta avanti con determinazione la sua battaglia, anche di fronte all’iniziale indifferenza del Consiglio del villaggio, consapevole che al posto di quelle donne ci sarebbe potuta essere lei, e che dimenticare è il modo più facile per permettere che determinate discriminazioni continuino a essere perpetrate.
Il libro, scritto da Elle McNicoll ed edito in Italia da Uovonero racconta una storia commovente e lo fa con le giuste parole: tra queste, le più importanti sono “disabilità”, “autismo”, ma anche l’“abilismo”, ossia l’atteggiamento discriminatorio, spesso pietistico e giudicante, nei confronti di chiunque si discosti dalla cosiddetta “norma” abile e neurotipica.
di Caterina Tarquini