Pepeverde - gennaio/marzo 2023
Arianna Papini è un’artista visiva di grande valore, che sorprende e spiazza con inquadrature ravvicinate, sfondi inconsueti, prospettive inaspettate. E con le sue riflessioni, che spiccano a caratteri bianchi al centro di pagine di vari colori, intonati a quelli prevalenti nei disegni dei vari animali. È di essi, ma anche di noi che parla. “Tutti sanno della pelliccia del puma” si legge aprendo il libro a calendario: nella parte superiore sembra di toccarla, la pelliccia del puma che avanza sul ramo, contro delicati arabeschi che evocano stoffe preziose più che giungle selvagge.
Aprendo le successive due pagine si resta ammaliati: il primo piano degli occhi della bestia sembrano rimproverarci: “Nessuno sa dei suoi pensieri”. Se tutti sanno dei denti dello squalo, nessuno riflette che la sua voracità è funzionale all’equilibrio della fauna marina, se tutti sanno dei tentacoli del polpo, pochi sanno che ha un cervello complesso, se tutti sanno che la chiocciola è lenta, nessuno sa che è ermafrodita. Nessuno sa che alla lucertola piace dormire nelle rose e che gli elefanti sono gentili. L’invito a volgere sguardo e cuore alla natura si chiude con due doppie pagine: su sfondo grigio e nero una selva di grattacieli accompagna “Molti pensano di sapere tutto”; sulle due pagine finali prevale invece il verde, alcuni animali con sguardi profondi e la scritta “Pochi sanno di non sapere niente”. Complimenti Arianna!
di Franca de Sio