Liberi leggendo - 3 luglio 2023
Vivere una malattia non è mai facile specialmente quando ci sono figli e si cerca sempre di proteggerli dal dolore e dalla sofferenza. Ma la mamma di Lea sta per morire e nasconderlo non è più facile, il cancro non è più curabile, ma fino all'ultimo momento trasmette ai suoi figli tutto l'amore possibile.
Lea viene a sapere che la madre sta per morire dalla sua migliore amica Noa, sin da subito si arrabbia e la picchia, l'amicizia si inclina e comincia ad odiarla, perchè pensa che odiandola la madre non morirà.
Assurdo quella che pensa ma nella sua mente di bambina cerca di proteggersi da un dolore troppo grande da gestire per quell'età. Ha solo dieci anni e a casa sua si vive nella tristezza.
Eppure la mamma di Lea è una combattente, nei suoi momenti migliori viaggia con la sua famiglia, organizzano feste e cerca in tutti i modi di far sorridere i suoi familiari, specialmente la piccola Lea.
In queste pagine si parla di morte ma anche di vita e soprattutto di tanto amore. Quello che vive Lea e il fratello maggiore Lucas, è quello che vivono molti bambini e ragazzi che si trovano ad affrontare la malattia di un genitore e poi anche la morte. Non è facile gestire un contesto del genere, la sofferenza a volte è troppa da sopportare, ma la dolce Lea ci fa capire quanto sia importante vivere l'amore della mamma sino all'ultimo ma anche oltre, perchè Tanto amore non può morire, perchè un sentimento così grande darà la forza, a chi resta, di continuare ad andare avanti, di avere forza e di non dimenticare, ma di ricordare i momenti belli con il sorriso.
Questo è un romanzo di resilienza e di coraggio, una storia che tocca il profondo cuore di chi lo legge. Mi sono commossa sin dalle prime pagine, non è stato facile leggerlo, ma sono queste le storie che lasciano tanto dentro. Lea si è tagliata la sua lunghissima treccia per donarla a chi fa parrucche per malati oncologici. Ecco un altro argomento importante del romanzo, Donare, quanto è importante poter dare qualcosa di se per gli altri, non si può descrivere. Donare arricchisce.
di Rosalba Gervasi