pinoboero.com - 16 luglio 2023
Per quanto riguarda Tanto amore non può morire della svedese Moni Nilsson il discorso è diverso e vado subito alla domanda che mi sono posto dopo averne concluso la lettura: è giusto dare in mano all’adolescenza un romanzo tanto doloroso da farci assistere pagina dopo pagina al travaglio psicologico di Lea, dieci anni, che vive, insieme al padre e al fratello, momento per momento, la lunga agonia della madre colpita da tumore? Dopo un’iniziale perplessità ho risposto di sì non solo perché la scrittrice anche nei momenti più crudeli della definitiva separazione della madre dalla famiglia sa mantenere un equilibrio di scrittura, ma anche perché tutto il romanzo insieme al dolore apre alla speranza, alla solidarietà, all’amicizia, al ricordo… Quello di Lea è un duro percorso di crescita e di conquistata autonomia che non significa separazione dagli altri ma legame più forte nel nome di un amore famigliare che non c’è più…. Le pagine sempre essenziali di Nilsson sono riuscite a commuovermi e davvero a farmi ricordare – con Rodari – che non bisogna mai “lasciarsi spaventare dalla parola FINE”
di Pino Boero