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Sasha torna a raccontare

Storie Girandole - 3 novembre 2023

Torna a parlarci e a raccontarci, Sasha, il protagonista di Una piccola cosa senza importanza, di Catherine Fradier; qui la mia recensione: https://storiegirandole.it/lo-sguardo-di-sacha/.

Sasha è un ragazzino neurodivergente che la madre, la dott.ssa Sourieau, ha ritirato da scuola dopo un grave episodio di bullismo; il ragazzo la segue nelle sue missioni. Infatti la donna non è <<un medico comune, che visita con lo stetoscopio e fornisce ricette…la dott.ssa Sourieau è un medio speciale. È un medico umanitario in un’organizzazione non governativa che permette ai bambini di recuperare una vita normale…>>. Così ci racconta Sacha.

Il suo sguardo di-verso serve all’autrice per raccontare gli orrori del mondo; se nel primo romanzo lo sguardo di Sasha si era posato sui bambini soldato e gli stupri di guerra, in Dacca Toxic, tradotto da

Ilaria Piperno e Sante Bandirali e pubblicato da Uovonero, lo scenario è quello delle condizioni di lavoro degli operai tessili nelle concerie a Dacca, capitale del Bangladesh. 

Fradier scrive un  romanzo di denuncia spietato, narrato dallo sguardo atterrito e sgomento eppure straniante – perché “non empatico” –  di Sasha;  un romanzo-pugno nello stomaco che descrive un Paese schiacciato dalla povertà, dalla corruzione e dalla sistematica violazione dei diritti umani in cui l’individuo non ha alcun valore. Eppure lo sguardo di Sasha, che registra impietoso tutto e racconta l’orrore, è uno sguardo capace di vedere anche la bellezza e crea un ponte verso la speranza.  Speranza rappresentata dall’amicizia con Sultana, una ragazzina orfana, sfigurata dall’acido delle concerie nelle quali lavora e con la quale Sasha instaura un rapporto, non immediatamente facile, ma sincero e puro. Anche con Dili, il fratello di Sultana, Sasha instaura un’amicizia ma non immediatamente. Dili è aggressivo perché arrabbiato e protettivo con la sorella; Sasha non riesce a entrarci in relazione.  Ma come in Una piccola cosa senza importanza, anche qui sarà la necessità di risolvere una questione a far legare i due e trascinerà il nostro “ragazzo bizzarro” in una convulsa e caotica avventura che lo metterà, insieme al lettore, di fronte agli orrori dei macelli e delle fabbriche in cui bambini vengono sfruttati.

di Carla Colussi

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