Il Cittadino di Lodi, martedì 6 agosto 2013
CHRISTINA FELLINE E ROBERTA ANGELETTI FIRMANO UN BEL VOLUME ILLUSTRATO DEDICATO AI PIÙ PICCOLI E PUBBLICATO DAI TIPI LODIGIANI DI UOVONERO EDIZIONI
Il ponderoso tomo raduna filastrocche divertenti ispirate alle fantasie del figlio della disegnatrice, grande appassionato di attrezzi da ferramenta
Re Pignone è in cerca di una regina: sarà Corona a ridargli l’amore? Bullone il gradasso, invece, si sente solo: riusciranno Dado e Vite a farlo ragionare? E poi c’è Freno, spericolato corridore: saprà mettersi d’accordo con l’amica Frizione? Per scoprirlo, basta sfogliare le pagine di Questione d’ingranaggi, un libro di filastrocche uscito dalla fantasia di Isabella Christina Felline e Roberta Angeletti. Lo ha pubblicato Uovonero, la casa editrice nata fra Lodi e Crema che annovera nel suo catalogo molti libri per bambini e ragazzi, cui si è aggiunto negli ultimi giorni questo divertente volume in formato gigante, dove la parola “personaggi” fa rima con “ingranaggi”. A metterli inmoto per la gioia di grandi e piccini (il libro è dedicato a lettori giovani e giovanissimi, ma si farà apprezzare anche dai loro genitori) è la penna felice di Isabella Christina Felline, italosvizzera bibliofila giramondo, due lauree, un marito, due figli e un gatto. Consulente bibliotecaria, vive sul lago di Bolsena e lavora nel campo della pedagogia, promuovendo la lettura in biblioteche, scuole, ludoteche e associazioni. Referente del progetto “Nati per Leggere” e giocoliera di parole è convinta che i libri abbiano poteri straordinari nel migliorare le persone. Anche la ferramenta, però, può rivelarsi utile, perché come è scritto in quarta di copertina «anche i sentimenti hanno una meccanica, e per farli funzionare è sempre questione di trovare il giusto ingranaggio». Ne è convinta anche Roberta Angeletti, autrice delle belle illustrazioni che accompagnano le filastrocche, ispirate ai disegni del figlioletto Paolo (appassionato ritrattista di pulegge, leve e altre diavolerie meccaniche) e trasformate in tavole ricchissime di particolari, vero punto di forza del libro. «Oggi nella vita faccio l’illustratrice, ma da piccola sognavo tanto di aprire un negozio di ferramenta. Andare a visitarle con mio figlio Paolo è uno dei nostri divertimenti preferiti». Tanto da farci un libro, con l’aiuto dell’amica Isabella, anche lei appassionata di minuteria metallica e di tutti gli altri oggetti sorprendenti contenuti nella cassetta degli attrezzi dei suoi due fratelli. Non è la prima volta che le due autrici hanno modo di lavorare insieme: risale a qualche settimana fa la ristampa, sempre con la casa editrice Uovonero, di «Animali di Versi», un libro di filastrocche che parla di pregiudizi con il sorriso sulle labbra, e che i bambini possono divertirsi a scarabocchiare, scrivere o disegnare. Per imparare che essere diversi, a volte, significa essere speciali.
Silvia Canevara