mangialibri.com, mercoledì 4 dicembre 2013
Jason ha dodici anni e ha una mamma, un papà, una nonna, dei cuginetti antipatici e un fratellino intelligente. A Jason piacciono le parole e, ogni mattina, si sveglia pensando ad un vocabolo diverso anche se a volte non sa cosa voglia dire. Jason ama scrivere e pubblica i suoi racconti su un sito in cui si cimentano scrittori in erba. Jason è autistico. Per lui è difficile districarsi tra tutti i segnali che gli altri, i cosiddetti normotipici, si scambiano incessantemente. È complicato trovare tutti i significati nascosti, capire quando si deve mentire e quando no, convivere con le preoccupazioni dei genitori e cercare di rendere la mamma soddisfatta e felice. Bisogna poi considerare il mondo dei compagni e degli insegnanti... era tutto così facile quando era più piccolo e anche i bambini normotipici facevano cose strane e non sembravano poi tanto diversi da lui! Adesso, invece, tenersi lontano dai guai sembra quasi impossibile. Per non parlare delle ragazze! Il loro mondo è proprio incomprensibile. Immaginatevi quindi la meraviglia di Jason quando inizia a stringere un'amicizia online con Rebecca, una ragazzina che ama i racconti che lui scrive...
Jason racconta la scoperta di essere autistico e la propria vita quotidiana cercando di farsi comprendere dai normotipici con una lucidità e un'ironia sorprendenti. L'autrice Nora Raleigh Baskin, rimasta orfana a tre anni, ha collezionato una certa esperienza di matrigne, patrigni e fratellastri. Ha spesso cambiato scuola e famiglia e, per sfuggire alla solitudine, ha trovato rifugio nella lettura e nella scrittura. Proprio come Jason che, scrivendo, riesce cambiare il finale delle storie quando non gli piace, a correggere gli errori, a immedesimarsi nei personaggi e a trovare delle regole che semplifichino la realtà. Grazie alla scrittura riesce a trattare temi quali la diversità, la fiducia, il coraggio, l'espressione delle emozioni, l'ipocrisia, la speranza, la delusione e l'amore con una semplicità, una consequenzialità e una consapevolezza sorprendenti. Il ragazzino è diretto e non ama edulcorare i fatti: può così insegnare agli adulti attorno a lui cosa significa accettare la realtà senza perdere la speranza. Jason riuscirà nell'impresa di coinvolgere i lettori normotipici e, pagina dopo pagina, impercettibilmente ma inesorabilmente, li condurrà nel suo mondo e cambierà il loro punto di vista portandoli a chiedersi se in fondo, siano poi così “normo”.
Elisabetta Della Vigna
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