Fuorilegge, lunedì 24 febbraio 2015
Al laboratorio dei BookBrothers leggiamo. In questo caso ascoltiamo, tutti assieme. Eros, che conduce gli incontri, ci ha portato un po’ di libri, otto. Due alla volta ha mostrato titoli e copertine e letto le note di copertina e gli incipit. E noi dovevamo scegliere: da otto a quattro, da quattro a due e tra quei due… abbiamo scelto Il riscatto di Dond. E a quel punto Eros ha cominciato a leggere:
“Mentre recuperavamo le nasse, Dond venne dal mare sotto forma di una nebbia oscura. Portò nei nostri cuori la paura della morte e il desiderio di avere di più. Più pesce. terra, case. Più armi, litigi, menzogne. In ogni uomo, donna, bambino, la brama di potere era nata. Decretò che Inniscal sarebbe stata spazzata via da una grande tempesta se non gli avessimo pagato un riscatto…”
Chi è Dond? Dov’è Inniscal? Quale sarà il riscatto? Perché nasce la brama di potere? Perché si vuole di più, di più, di più? Un po’ alla volta, mentre la lettura procedeva, le risposte arrivavano, accompagnate dalla scrittura magica e bella di Siobhan Dowd e dalle immagini evocative di Pam Smy, che ci venivano mostrate in corso di lettura.
Una storia magica, di fantasia, che racconta la storia di Darra, tredicesima figlia di Meb, nata nonostante le parole incise sul menhir in capo al promontorio:
“… ovvero il tredicesimo figlio partorito da una donna. Ogni bambino partorito in questa condizione dovrà essere sacrificato a Dond quando giungerà all’età di tredici anni e allora seguiranno tredici anni di buona sorte. Altrimenti Innescal non esisterà più”.
E lei, Darra, è una tredicesima figlia che proprio domani compirà tredici anni… questa magica avventura può cominciare.
A qualcuno molto, a qualcuno solo abbastanza, ma Il riscatto di Dond è piaciuto a tutti i BookBrothers,
Vero BB?
Il riscatto di Dond, di Siobhan Dowd, ill. di Pam Smy, uovonero 2014, p. 99
di Paola Bertolino