15/02/2016 - Popotus
Che ci fa un pesce rosso accomodato tra i rami di un albero stilizzato? E’ la quarta di copertina a illuminare l’illustrazione e il titolo, Un pesce sull’albero,
di questo romanzo firmato dall’autrice americana ex insegnante, Lynda Mullaly Hunt: una frase attribuita, chissà se a ragione, ad Albert Einstein: "Ognuno di noi è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido". In questo caso il pesce è una ragazzina geniale ma con grandi difficoltà nella lettura e nella scrittura. Ally Nickerson è la tipica allieva che gli insegnanti non vedono nella sua complessità e non sapendo da che parte prenderla, preferiscono considerarla lavativa, disimpegnata, ribelle e strafottente. E in fin dei conti irrecuperabile. Si limitano a rifilarle note e a incitarla a impegnarsi, a fare di più, pensando che le sue prove negative siano esclusivamente questione di volontà. E poi ci sono i compagni, mai teneri con le sue incapacità, anzi, violenti e arroganti, crudeli e maliziosi salvo pochi. Convinta di essere odiata dal mondo intero, Ally diventa bersaglio di critiche feroci, violenze verbali, prepotenze ed esclusioni che metterebbero fuori gioco chiunque. Del resto chiunque in quelle condizioni si sentirebbe stupido e incurabile. Poi un giorno arriva il signor Daniels, un supplente attento alle personalità e alle capacità dei ragazzi, un giovane pieno di idee nuove su cosa significhi insegnare. Non travasare saperi da una mente all’altra ma suscitare riflessioni, fare domande, chiedere racconti e risposte sul proprio mondo interiore. E’ lui a scoprire le doti di Ally a capire che non è per nulla una ragazza limitata, ma al contrario una persona creativa e con un’intelligenza rara e brillante che procede con schemi diversi dalla media. Sarà lui a capire quale tortura siano le parole da leggere o scrivere per Ally, alle prese però con una dislessia che nessuno ha riconosciuto dietro la sua arte sottile di nascondere le difficoltà. Lui a ridarle fiducia nelle proprie risorse e nella propria capacità di imparare. Oltre che nella possibilità di essere aiutata. Un pesce sull’albero racconta la doppia faccia della scuola di ogni latitudine, quella spiccia e ripetitiva che esige la normalità e premia il conformismo e quella che guarda con attenzione a ogni singolo e cerca strategie adeguate alle differenti capacità di apprendimento.
E’ eloquente la dedica dell’autrice ai ragazzi che cercano “con ostinazione di affrontare le sfide della vita” e
“agli insegnanti che vedono il bambino prima dello studente, che ci ricordano che ciascuno di noi ha talenti particolari da donare al mondo, che incoraggiano a distinguersi anziché ad adattarsi”. Pubblica l’editore Uovonero (14 euro) nel consueto font ad alta leggibilità. Dai 12 anni
Rossana Sisti