09/05/2016 - La Stampa
Un pesce sull’albero (trad. Sante Bandirali, Uovonero, 2016, 270 pagine, 16,90 €, da 9 anni) di Lynda Mullaly Hunt, finalista al Premio Andersen 2016 nella categoria oltre i 12 anni, sarà invece al centro di un confronto a più voci sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento giovedì 12 maggio (ore 15) nello Spazio Book del Bookstock Village del Salone del Libro. La protagonista del romanzo, Ally, ha circa dodici anni ma non è mai riuscita a vincere la sua battaglia con la parola scritta: leggere per lei è un vero incubo. Tutto cambia quando incontra l'insegnante giusto, un supplente che conosce bene il problema della dislessia. Il libro, non a caso, è dedicato agli insegnanti “che vedono il bambino prima dello studente” e ai ragazzi che “trovano l'ostinazione necessaria” per superare gli ostacoli della vita. Ciò che rende speciale questa storia è la voce della sua protagonista, sincera e autentica. Il linguaggio, che è il problema di Ally, acquista nel racconto un ruolo centrale. La realtà e le parole non sono mai raccontate in modo banale, perché il punto di vista di Ally è unico e sorprendente. L'autrice, che a sua volta ha avuto difficoltà di lettura quando era bambina, conosce a fondo il mondo interiore del personaggio che sta raccontando e lo esprime attraverso immagini e metafore molto efficaci. Un pesce sull'albero, che rispetta tutti i criteri dell'alta leggibilità, è un romanzo indubbiamente studiato per spiegare un problema, ma riesce a farlo con naturalezza, senza mai distogliere l'attenzione dai personaggi e dai loro sentimenti.
Mara Pace