06/04/2017 - Il Tirreno
Non lasciatevi trarre in inganno dal titolo che potrebbe indurre a pensare a un poliziesco, perché “A piede libero” di Mirco Zilio e Giacomo Agnello Modica, pubblicato da Uovonero, non fa certo restare con il fiato sospeso. Niente suspense, niente tensione, niente matasse da sbrogliare, ma la voglia di capire come può andare a finire quella sì c’è, perché non capita tutti i giorni di trovarsi davanti alla vicenda di un piede che decide di andarsene in giro per il mondo lasciando a casa il proprio simmetrico consimile.
Storia surreale, magnificamente orchestrata, declinata ed illustrata, un po’ picture book per bambini che può affascinare anche gli adulti, e un po’— guardando alle illustrazioni — picture book per adulti che ha tutte le carte in regola per affascinare i più piccoli, la storia del piede che intraprende un viaggio alla ricerca di sé stesso è uno di quei libri che si fanno leggere e rileggere alla ricerca di sempre nuovi dettagli. Che possono essere i particolari di Parigi dove Piede Sinistro con relativa gamba maschile pelosa fa una puntatina dopo aver lasciato il pigro Piede Destro pantofolaio sul divano di casa, o le vette dell’Himalaya o le sabbie del Sahara, o ancora le profondità dei Caraibi. E ben vengano gli sguardi incuriositi dei piedi che incontra lungo la strada, sono la conferma della bellezza della sua diversità.
J.P.