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Recensione de I Libri di Camilla su Milk Book

31/05/2016 - Milk Book

La casa editrice uovonero, specializzata in libri accessibili a tutti, anche ai bambini che presentano disabilità cognitiva e difficoltà di lettura, ha avuto un’idea bellissima, che prende il nome di Camilla e sta per Collana di Albi Modificati Inclusivi per Letture Liberamente Accessibili.

Questa sigla che in prima battuta potrebbe sembrare poco comprensibile, esprime in realtà un concetto semplicissimo: gli albi illustrati che fanno parte della Collana Camilla sono albi illustrati famosi, amati, già pubblicati in passato dai principali editori di libri per l’infanzia, e ora riproposti in una nuova “lingua”, ovvero quella del sistema simbolico WLS, espressamente progettato per favorire i processi di lettura e scrittura.

E dunque Camilla porterà in libreria, accanto alla versione tradizionale già in commercio, una versione in simboli che agevoli nell’approccio al libro e alla lettura tutti quei bambini che, per i motivi più disparati, faticano a leggere.

Trovo che questo progetto sia lodevole e sono felice che diversi editori, insieme a uovonero, abbiano deciso di aderire. Questa è la lista delle case editrici coinvolte, e che è destinata ad allungarsi.

Intervista alla casa editrice uovonero

Ho rivolto alcune domande a Lorenza Pozzi e Sante Bandirali di uovonero per togliermi qualche curiosità sui libri della Collana Camilla.

il logo dei Libri di Camilla

Come e quando è nata l’idea di Camilla? E come si è concretizzata?

L’idea dei libri di Camilla è nata al Salone del Libro di Torino del 2015 quando abbiamo raccolto da parte di alcuni colleghi il desiderio di trovare una soluzione per soddisfare la crescente richiesta di libri in simboli, proveniente in particolare dalle biblioteche. Da alcuni anni, infatti, insegnanti e bibliotecari lavorano per creare versioni nei simboli della comunicazione aumentativa e alternativa (PCS o WLS) di libri molto apprezzati dai bambini e dai ragazzi e metterli a disposizione di chi ne ha bisogno all’interno delle scuole o delle stesse biblioteche, chiedendo una liberatoria alle case editrici.

In questi casi però, nonostante le buone intenzioni e l’impegno, il risultato finale non è un libro di qualità: si tratta di copie realizzate in maniera artigianale con fotocopie, che si allontanano parecchio dalle intenzioni degli autori e degli editori.

Ogni libro è un insieme di elementi (testo, illustrazioni, formato, materiali) in equilibrio e in reciproco rinforzo fra loro; se questo equilibrio viene compromesso, il libro rischia di trasformarsi in un oggetto incompleto e impoverito.
Al ritorno dal Salone abbiamo elaborato il progetto e lo abbiamo proposto, oltre che agli editori che ci avevano segnalato il problema, ad altri editori di qualità, ottenendo da tutti risposte molto entusiaste.

Vi aspettavate la presenza degli altri editori coinvolti o speravate in una maggiore adesione?

Perché avesse senso, il progetto doveva coinvolgere un numero minimo di editori di qualità e all’inizio la sfida è stata proprio quella di ottenere la collaborazione delle altre case editrici.

In realtà abbiamo incontrato molto entusiasmo e molta sensibilità, oltre che coraggio, da parte di tutti gli editori contattati. Siamo molto soddisfatti delle adesioni ricevute e del rapporto che si è creato con queste case editrici, che già conoscevamo e stimavamo. C’è, da parte di tutti, la sensazione di stare facendo qualcosa di bello, di unico e di importante.

È un progetto ancora aperto: quando lo abbiamo presentato per la prima volta alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna eravamo in otto, a Torino siamo diventati nove e ora c’è già un decimo editore che molto probabilmente entrerà presto a far parte del gruppo, e altri due stanno valutando la proposta. Vi invitiamo a seguirci sul sito www.ilibridicamilla.it e sui social network per trovare l’elenco aggiornato.

In base a quali criteri avete scelto i titoli che faranno parte della collana Camilla (perché proprio questi albi?)

Le scelte vengono fatte insieme agli editori d’origine, tenendo conto di una molteplicità di fattori. Fra questi, oltre alla qualità dell’albo, il tipo di immagini e di testo, che devono essere adatti a una versione in simboli. Si tratta in genere di albi noti, molto richiesti dai bambini, o albi che trattano tematiche particolari.

Quanto saranno diversi questi albi illustrati dalle loro versioni originali (verranno rivisti anche il formato, le illustrazioni)?

I libri di Camilla saranno identici agli originali nel formato e nei materiali. In alcuni casi è possibile che si renda necessaria qualche lieve modifica grafica per ristabilire un equilibrio fra testo e illustrazioni qualora l’utilizzo dei simboli la potesse alterare, ma queste saranno sempre decise insieme agli editori e agli autori, in modo che il nuovo libro sia comunque rispettoso delle loro scelte.

Puoi già indicarmi i titoli della collana Camilla? Almeno i primi… Avranno un prezzo diverso?

I libri della collana avranno lo stesso prezzo degli originali. I due primi titoli saranno Che rabbia! di Mireille D’Allancé, pubblicato da Babalibri e Le parole di Bianca sono farfalle di Chiara Lorenzoni e Sophie Fatus, pubblicato da Giralangolo. La prima fase del progetto prevede poi l’uscita di un titolo per ciascuno degli editori aderenti.

Dove sarà possibile reperire i libri della collana Camilla?

I libri della collana Camilla saranno in vendita nelle librerie. Verranno promossi e distribuiti come una collana di uovonero, quindi con il circuito di Emmepromozione e Messaggerie Libri. In alternativa si potranno acquistare dal sito di uovonero, o presso gli altri editori del progetto.

Complimenti! Mi sembra un progetto fantastico: voi che aspettative avete? Quali “obiettivi” vi ponete?

L’obiettivo, che da sempre è anche quello di uovonero, è di fare libri belli per tutti e permettere a tutti, anche a chi ha difficoltà di lettura o comunica in modo diverso, di poter comprare e leggere un libro vero.

Francesca Tamberlani

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