Il Mangialibri
Tutto è cambiato in fretta nella vita di Auguste Mars, troppo per un quattordicenne alle prese finora con un’esistenza comune e senza sussulti. Ma come nei migliori racconti in cui il protagonista è costretto a crescere più in fretta e farsi carico di problemi più grandi di lui, a Auguste stanno accadendo eventi imprevedibili. Primo: suo padre è morto in un misterioso incidente, secondo: insieme a sua madre e alla sua sorellina “molto speciale” ha lasciato Parigi per la tenuta di campagna dei nonni, e terzo: ha scoperto che la sua famiglia non è affatto ordinaria come ha sempre creduto. Suo padre era solo uno specialista della conservazione di manoscritti medievali, almeno fino all’altro ieri, quando due poliziotti con l’aria affranta hanno bussato alla porta e annunciato la triste notizia. Césarine non ha pianto, del resto non lo fa mai, non esterna emozioni perché è affetta da autismo, ma per Auguste è semplicemente la sua sorellina “artistica”. Ora che è lui l’uomo di casa deve farsi carico del dolore di mamma e dell’eredità dei Mars, non sa ancora che suo padre era un Custode molto speciale, e che una misteriosa organizzazione dà la caccia a lui e alla sua famiglia…
Prima avventura della trilogia della Lega degli Autodafé, che vede protagonisti un coraggioso adolescente con un gran senso dell’umorismo unito ad abilità nelle arti marziali, e la sua sorellina di sette anni con i talenti da savant e lo spirito razionale e pragmatico di un epicureo. Travestito da racconto mistery/avventuroso Mio fratello è un custode affronta anche temi delicati con tatto e disinvoltura; dietro l’incredibile missione dei Mars - da secoli coinvolti nella difesa dei libri e del libero arbitrio che garantisce il sapere -, vengono toccati argomenti come l’inclusione e la prepotenza da bullo esercitata sui più piccoli dai coetanei e dagli adulti. È nonno Mars a svelare a Auguste la missione segreta che impegna la famiglia:” (…) I Cercatori cercano i documenti perduti, i Custodi conservano gli originali in posti sicuri e i Propagatori sorvegliano e denunciano le falsificazioni.” Se in origine le Autodafé (in portoghese atto della fede) erano cerimonie pubbliche di condanna messe in atto dall’inquisizione spagnola, nella versione Carteron designano un’organizzazione nemica dei libri e della libertà di pensiero. Un felicissimo esordio quello di Marine Carteron, insegnante alle scuole medie e tessitrice di storie per vocazione, capace di dar vita e voce a chi spesso rimane ai margini. La sua Césarine è il cuore pulsante della storia, ma intorno a lei le dinamiche si snodano vive e coinvolgenti, accompagnando per mano il lettore fino all’ultima pagina.
di Sabrina Glorioso