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Un'aliena nel cortile, Recensione al libro di Clare Sainsbury

Spazio Asperger - aprile 2017
 
Ecco uno dei miei vividi ricordi scolastici: me ne sto in un angolo del cortile come al solito, il più lontano possibile dalle persone che potrebbero urtarmi e gridare, mentre fisso il cielo e sono assorta nei miei pensieri.
Ho circa otto o nove anni e ho cominciato a capire che sono diversa: un tipo di diversità che non ha nome,
ma che riguarda tutta la mia persona [...]
Penso che potrei essere un'aliena messa su questo pianeta per errore; spero che sia così,
perché questo significherebbe che potrebbero esserci altre persone come me nell'universo.
Sogno che un giorno un'astronave scenderà dal cielo sull'asfalto di fronte a me,
e ne usciranno delle persone che mi diranno:«È stato tutto un terribile errore. Non saresti mai dovuta essere qui.
Noi siamo il tuo popolo e siamo venuti per riportarti a casa».
 
 
Il libro Un'aliena nel cortile di Clare Sainsbury è una autobiografia che parla dell'esperienza dell'autrice come studentessa Asperger che ha avuto la diagnosi in tarda età. La diagnosi è un elemento fondamentale per la Sainsbury poiché aiuta a capire se stessi, tuttavia, aggiunge l'autrice, ottenere una diagnosi deve significare anche poter incontrare un mondo che conosca la sindrome di Asperger.
 
 
Ed è per questo che la Sainsbury ci parla della scuola come il primo mondo sociale che incontra l'individuo, dopo la sua famiglia, e di quanto questo contesto sia  fondamentale per lo sviluppo delle competenze e la crescita equilibrata di tutti gli individui e in particolar modo di quelli nello spettro. L'obiettivo dell'autrice è appunto la diffusione della conoscenza dell'autismo ad alto funzionamento/Asperger a partire dai contesti scolastici, dove purtroppo spesso gli individui vivono il loro inferno silenziosamente e non senza traumi, difficoltà e fallimenti.
 
 
La lettura del testo è consigliata agli insegnanti, alle famiglie, agli educatori, ai formatori e a tutte le persone che hanno voglia di capire meglio gli studenti con sindrome di Asperger.
 
 
L'autrice afferma il bisogno di più inclusione scolastica, di più equità e di maggiore protezione da parte dell'istituzione scolastica e degli insegnanti verso tutto ciò che per un individuo Asperger risulta essere troppo difficile, in un contesto - la scuola - che troppo spesso non riesce ad essere al passo con un'esigenza di apprendimento differente, e dove sovente la distanza dagli altri si fa più ampia proprio a causa del diverso approccio alle competenze.
 
L'obiettivo, dice la Sainsbury, dovrebbe essere proprio "quello di trovare dei modi per vivere insieme nel modo più armonioso possibile", tenendo presenti le differenze di ogni individuo.
 
 
La scrittrice descrive se stessa negli anni della scuola come una bambina curiosa, con intelligenza vivace e alla ricerca di risposte, in un mondo progettato con regole non scritte, dove si sentiva incapace di fare cose, benché gli altri sapessero esattamente cosa fare, e di come per questo sia stata giudicata pigra, svogliata, antipatica, supponente, non interessata ai compagni e indifferente alle regole. Descrive le sue ore trascorse in solitudine, nell'incomprensione totale di quel che accadeva e nell'indifferenza da parte delle compagne e degli insegnanti - in un vuoto di emozioni  - ed estranea agli altri e a se stessa.
 

Il libro sostiene il potenziale dell'istituzione scolastica come strumento educativo e formativo fondamentale e ritiene importantissimo il ruolo degli insegnanti e la loro funzione di mediazione e di supporto per tutti gli studenti  in particolar modo per quelli Asperger. Attraverso il suo personale racconto l'autrice mostra come troppo spesso i contesti educativi non siano pronti ad accogliere la diversità né tanto meno a riconoscerla per mancanza di strumenti. Per questo l'autrice ha deciso di attivare una chat attraverso la quale fornisce aiuto agli studenti nello spettro.
 
 
La prefazione all'edizione italiana è a cura di Theo Peeters, il quale dice "Insegniamo alle persone con autismo: ma cosa ho imparato io da loro? Per chi legge il libro di Clare Sainsbury sarà più facile capire quanto è possibile imparare da loro".
 
All'interno del libro è presente anche un saggio di Tony Attwood.
 

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