Il manifesto - 29 marzo 2019
La letteratura per l’infanzia è in continuo mutamento: cambia a seconda dell’attualità, delle mode, dell’evoluzione della tecnologia. Negli ultimi anni, i libri per ragazzi hanno accolto temi e preoccupazioni del nostro tempo, estranei ai lettori di qualche decennio fa. Dal nostro punto di vista, fare gli editori per bambini e ragazzi significa mettere continuamente in discussione i contenuti e le forme dei libri per raggiungere in maniera adeguata i lettori di oggi, che sarebbe un errore considerare identici a quelli di ieri. Cambiano i temi di cui è importante parlare, ma cambia pure l’attenzione alle caratteristiche specifiche dei piccoli lettori e diventa particolarmente importante occuparsi anche di quella parte della popolazione infantile che per cause diverse trova difficoltà nell’accesso alla lettura. Sono numerosi i bambini con disturbi dell’apprendimento, con disturbi dello spettro autistico, con altre forme di neurodiversità, che richiedono libri accessibili; ma sono tanti anche i bambini stranieri che cominciano a familiarizzare con la nostra lingua anche attraverso la lettura degli albi illustrati.
Molti nostri titoli, in particolare i libri in simboli, nascono da queste considerazioni e molti altri titoli di narrativa raccontano storie di personaggi che vivono questa condizione, permettendo al lettore di incontrarli e conoscerli da vicino; sono entrati così nel nostro catalogo i romanzi di Siobhan Dowd, di Henry Winkler, di Lynda Mullaly Hunt, che sono diventati presto molto amati dai lettori italiani.
di Sante Bandirali