Il Paese delle Meraviglie, Giornale della libreria, novembre 2011
a cura di F. Vergari
Poco più di un anno fa, quando è nato Uovonero, sapevamo che fare gli editori non significa soltanto fare libri, ma anche occuparsi di realizzare l’incontro non sempre facile fra i libri e i loro potenziali lettori. In più, volevamo fare gli editori bene, realizzare libri di qualità, promuoverli attentamente, diffondere conoscenza, crescere piccoli lettori e tante altre cose. Per quanto riguarda il primo aspetto, ci stiamo provando: e le nostre teste continuano a macinare e frullare idee, valutare e incrociare storie, progetti, pensieri. D’altra parte, fare libri che parlano di autismo e di diversità, che si rivolgono a bambini con difficoltà di lettura, è una scelta delicata che ci carica di una responsabilità particolare, che non possiamo sottovalutare. Sotto il secondo aspetto, Più libri più liberi è il «Paese delle Meraviglie»: il luogo in Italia dove, per un piccolo editore, si concentrano le opportunità più svariate. È lì che si incontrano altri editori, che ci si confronta, si parla, si scambiano idee. È proprio a Più libri più liberi che abbiamo incontrato, lo scorso anno, alcuni dei nostri primi lettori e sostenitori, gironzolando da semplici visitatori tra gli stand. Ma soprattutto è lì che si scoprono, si toccano e si sfogliano libri che non si trovano in tutte le librerie. E i nostri, innovativi nella forma oltre che nel contenuto, vogliono farsi conoscere, toccare, annusare. Questo è per noi Più libri più liberi: un luogo privilegiato, affollato da un pubblico curioso con occhi e mani vivaci.
Lorenza Pozzi, Uovonero Editore (a dicembre per la prima volta a Più libri più liberi)