Superabile magazine, agosto 2013
Jan vive in un mondo popolato di voci: il frigorifero, l’automobilina giocattolo, l’orsetto di peluche, il pappagallo animano ogni istante della giornata con un coro di suoni e pensieri che non lo fa mai sentire solo. L’unica a non parlare mai è la sua sorellina Lisa, di due anni più grande, che tiene tutto per sé come se qualcuno potesse portarle via qualcosa.
Lisa mangia solo ravioli ripieni di ricotta e spinaci, ascolta un unico cd di canzoni natalizie e vuole che ogni cosa nella sua cameretta sia sempre al suo posto. Ma soprattutto Lisa è una bambina autistica, che non ride mai e urla a perdifiato quando qualcosa non va come vuole lei.
Entra nella vita quotidiana di una famiglia colpita dall’autismo Castelli di fiammiferi, l’ultimo libro della scrittrice per ragazzi Bettina Obrecht, tradotto in italiano da Uovonero, casa editrice focalizzata soprattutto sui disturbi dello spettro autistico. E ci entra in punta di piedi, attraverso lo sguardo delicato del piccolo Jan che vive ancora immerso nel mondo incantato dei bambini, ma è già in grado di comprendere che le potenzialità di Lisa vanno ben oltre le apparenze. Sarà proprio grazie alla sua incapacità di arrendersi, infatti, che sua sorella riuscirà a stupire tutti costruendo splendidi castelli di fiammiferi. Ma la scoperta di questo inatteso talento non deve ingannarci, perché il romanzo della Obrecht non ha alcun intento consolatorio.
Dimostra anzi il coraggio di fare luce sulla complessità di una situazione che mette alle corde l’intera famiglia, minandone in profondità l’equilibrio. Un’angoscia di cui Jan è perfettamente consapevole, nonostante la giovane età. Fin dalle prime pagine, infatti, emerge la sua paura: teme che la mamma se ne vada. Non ce la fa più, ogni giorno sembra più stanca, i suoi movimenti sono più lenti e la sua voce più ansiosa. Suo marito si è rifugiato nel lavoro e lei si sente sempre più sola.
Così Jan cerca di fronteggiare l’incalzare degli eventi nell’unico modo che conosce: si trasforma nell’ago della bilancia, agisce nell’ombra e cerca di influenzare i comportamenti degli altri senza che essi se ne rendano conto.
Ma è anche un bambino tranquillo, ragionevole e che cerca di non dare fastidio alla sua mamma già così provata. Così l’unica volta che si permette il lusso di fare un capriccio la cosa sembra talmente strana da lasciare tutti senza parole.
Una lettura adatta a tutti, non solo ai più piccoli. E particolarmente interessante per i cosiddetti “siblings”, fratelli e sorelle di ragazzi disabili. Costretti spesso a diventare grandi prima del tempo e a mettere in secondo piano le proprie esigenze per lasciare spazio a chi la famiglia considera maggiormente bisognoso.
Antonella Patete