Tracce di jazz, mercoledì 4 febbraio 2015
"La chitarra di Django" è un albo illustrato che non parla semplicemente di jazz, lo suona. Con parole e illustrazioni misurate ma colme di ritmo, l’accoppiata Silei e Alfred dà vita a pagine che fanno muovere il capo e tamburellare le dita. Il loro è un racconto al contempo drammatico e incredibile, tutto incentrato sulla storia straordinaria di Django Reinhardt.
Ma dov'è finito Django? Ogni volta la stessa storia: il nuovo genio del banjo, diciott'anni appena compiuti, da quando si fa sera è introvabile. Eppure, l'intera Parigi degli anni ruggenti lo aspetta per fare festa... come ogni sera!
Fabrizio Silei (Premio Andersen 2014 come migliore scrittore) racconta la vicenda di uno dei più leggendari chitarristi della storia, del suo talento e della sua forza d’animo.
"La chitarra di Django" è un albo illustrato che non parla semplicemente di jazz, lo suona. Con parole e illustrazioni misurate ma colme di ritmo, l’accoppiata Silei e Alfred dà vita a pagine che fanno muovere il capo e tamburellare le dita. Il loro è un racconto al contempo drammatico e incredibile, tutto incentrato sulla storia straordinaria di Jean Reinhardt, per gli amici e il pubblico: Django.
Talento del banjo di origine sinti, nella scintillante Parigi degli anni ruggenti, Django resta ferito a causa di un incendio nella roulotte in cui vive. Una gamba ma soprattutto due dita della mano sinistra compromesse: il peggior destino per chi si guadagna da vivere suonando uno strumento. A meno che questo qualcuno non sia in possesso di una tenacia inconsueta e di un dono fuori dal comune.
Guarda un po’, questo è proprio il caso di Django che dopo l’incidente mette a punto una tecnica tutta sua per suonare la chitarra, segnando con forza lo sviluppo della musica jazz. La sua diventa così la storia non solo di un prezioso talento ma anche della capacità di sfruttarlo a dovere, trasformando una situazione di profonda difficoltà in un’occasione per reinventarsi a partire da risorse inattese.
Autore e illustratore raccontano questa rinascita con l’abilità di chi sa cogliere una traccia musicale in un gran trambusto. Di Django, del suo stile inimitabile e della sua vita fenomenale, i due sanno rendere prima di tutto l’irresistibile ritmo manouche, grazie a dialoghi scanditi, suoni e sonorità selezionate, toni e tinte che si accendono all’occorrenza.
Offrendo all’albo di Uovonero non solo il titolo ma anche il punto di vista narrativo, La chitarra di Django mostra il protagonista da distanza ravvicinatissima, quasi intima, tanto da far vibrar corde insolite e profonde del lettore. Lo si percepisce soprattutto se ci si concede una lettura ad alta voce che fa davvero prender corpo alla storia. Perché una storia così merita di risuonare non solo nella testa ma anche nelle orecchie.
"Negli occhi neri del bambino c'erano oceani tunisini, foreste di tamerici, ballerine di Degas, miliardi di promesse, storie d'amore e di felicità. TATTA TARA TA'!"
Fabrizio Silei è nato a Firenze nel 1967. Dopo la laurea in Scienze politiche ha lavorato a lungo come sociologo, prima di passare alla narrativa per l’infanzia. Tiene laboratori e corsi per bambini e adulti sulla scrittura e la didattica della creatività. Le sue illustrazioni di carta gli sono valse il Premio Internazionale Stepàn Zavrel (2007) per la sperimentazione iconica e la ricerca espressiva. Fra gli altri riconoscimenti ha ricevuto, nel 2014, il Premio Andersen Miglior scrittore. Nella sua produzione sono frequenti i temi storici ed ecologisti, ricordiamo alcuni titoli: Dalla Luna alla Terra, Alice e i nibelunghi, Il bambino di vetro, L’autobus di Rosa.
Alfred (pseudonimo di Lionel Papagalli) è un illustratore, artista e autore di fumetti francese. Ha vinto il Fauve d’or al Festival d’Angoulème nel 2014 per il migliore albo.
di Redazione