Corriere della Sera, mercoledì 1 settembre 2010

LODI – Anche un bambino con problemi di dislessia o di autismo può appassionarsi ai libri. A sostenerlo è la casa editrice «Uovonero», nata da poco tra Lodi e Crema e che ha un unico motto: «Il desiderio che tutti, nessuno escluso, possano esercitare il loro diritto alla lettura». Mentre lo spiega Lorenza Pozzi, lodigiana esperta di comunicazione e scrittrice a sua volta, sorride convinta. Ha fondato «Uovonero» insieme al musicista Sante Bandirali, specializzato nell'insegnamento ai ragazzi, e alla psicopedagogista Enza Crivelli. »Siamo i primi in Italia a partire con un progetto del genere – sottolinea Pozzi –. Le nostre pubblicazioni saranno rivolte principalmente a un pubblico di bambini con difficoltà di lettura e apprendimento e che presentino i sintomi dell'autismo». I libri si distingueranno per tre caratteristiche fondamentali. Anzitutto saranno cartonati e costruiti per aprirsi perfettamente, perché per certe persone la pagina che tende a chiudersi può generare un blocco. Poi avranno struttura a rubrica, con pagine di dimensioni decrescenti, più maneggevoli e, soprattutto verranno illustrati da una parte con disegni classici, dall'altra con i disegni del sistema Pcs, 7000 simboli codificati a livello internazionale, che traducono in disegni emozioni, oggetti, azioni. Il primo volume di questa collana sarà la fiaba di Cappuccetto rosso, ma altri ne seguiranno adatti a chi ha problemi, ma anche ai bimbi molto piccoli. Le favole raccontate con la nuova formula di comunicazione, però, non saranno l'unico filone. La casa editrice proporrà altre cinque collane rivolte ai bambini normodotati, cui si cercherà di trasmettere i concetti di rispetto nei confronti dei coetanei in difficoltà e agli adulti interessati al tema dell'autismo, oltre a opere con giochi e illustrazioni. Il primogenito di Uovonero, da poco in libreria, si intitola «Riccio Lino e le Gommolose» ed è scritto da Enza Crivelli e illustrato da Peppo Bianchessi. Si tratta di una fiaba che spiega, attraverso l'avventura di un gruppo di animali amici, che anche chi è chiuso (come il riccio Lino, simbolo del bambino autistico) può risultare determinante per il gruppo. Un primo scossone ad un mondo che, spesso, non sa guardare al di là delle apparenze.

Caterina Belloni

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