Eugenio è un architetto «rigoroso» – o un po’ svitato, come dicono tutti: ama le linee perpendicolari, le forme squadrate e l’ordine maniacale. Fino a quando un grande albero non cade nel bel mezzo del cantiere del palazzo che sta costruendo e lo costringe a rivedere tutti i suoi piani. E a scoprire che nel disordine della natura si nasconde una ricchezza fatta di vita e di creatività che lo porterà a costruire il palazzo più strambo – e più bello – della sua vita. Un albo dai bellissimi disegni – con il palazzo ispirato al lavoro dell’architetto e artista americano Gordon Matta- Clark – che racconta di una nuova idea di città naturale, tutta da pensare e da costruire per gli Eugenio di oggi e per quelli di domani.

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